La ripresa economica dell’America Latina
Dalle recenti tendenze dell’economia mondiale e dei mercati finanziari emergono buone notizie per l’America Latina: la crescita e gli scambi globali sono in rialzo e i prezzi delle materie prime hanno contribuito alla ripresa della regione.
La ripresa economica dell’America Latina sta guadagnando terreno, con la fine delle recessioni in alcuni paesi (Brasile, Argentina ed Ecuador). Si stima una crescita regionale dell’1,9% nel 2018 e del 2,6% nel 2019.
Tra le nazioni maggiormente interessate alla ripresa economica saranno Messico Cile, Colombia, Perù.
Il Messico beneficerà di una maggiore crescita e la produzione dovrebbe accelerare da una stima dal 2% nel 2017 al 2,3% nel 2018. L’inflazione dovrebbe scendere bruscamente nel 2018 in quanto l’effetto dell’aumento dello scorso anno dei prezzi del carburante si affievolirà. Il proseguimento di una prudente politica fiscale mirata a ridurre il rapporto debito pubblico è la chiave per mantenere la stabilità macroeconomica e finanziaria.
Nella Repubblica dominicana, la produzione rimane in crescita, con flussi finanziari per rimesse più forti di quanto previsto, migliori condizioni finanziarie e buoni raccolti.
Per la zona dei Caraibi, in generale, le condizioni economiche stanno migliorando. Una maggiore crescita è prevista nel biennio 2018 che nel 2019.
In Brasile, dopo una grave recessione nel 2015 e nel 2016, la ripresa economica sta guadagnando forza, stimolata dai consumi privati e dagli investimenti. L’inflazione nel 2017 è scesa al 3%, sospinta da un forte calo dei prezzi alimentari dovuto a un raccolto eccezionale.
In Cile la crescita è aumentata nella seconda metà del 2017 e continuerà nel 2018, con una crescita prevista del 3%. L’aumento dei prezzi del rame e il commercio, specialmente dopo la risoluzione dell’incertezza politica legata alle elezioni presidenziali del 2017, hanno sostenuto la crescita.
In Colombia, la crescita è aumentata gradualmente e gli effetti negativi del forte calo dei prezzi del petrolio vanno diminuendo. L’inflazione in calo ha lasciato spazio a un allentamento monetario a sostegno della crescita. Le prospettive a medio termine sono ottimali, favorite dall’aumento delle esportazioni e dagli investimenti nelle infrastrutture.
In Perù per il 2018 si prevede che un aumento della domanda interna stimolerà il rialzo fino al 4% circa. Le esportazioni rimarranno un capo saldo dell’economia. Per quanto riguarda la politica, le autorità restano concentrate sull’attuazione di politiche fiscali e monetarie anticicliche e riforme strutturali. L’impulso fiscale pianificato nel 2018 sarà la chiave per ottenere un rimbalzo della produzione.
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